Alcool e droga la devastazione della mente
Alcool e droga strumenti nelle mani di satana
Alcool e droga: argomento trito e ritrito, ma purtroppo ancora troppo attuale.
E’ passato quasi un anno dal terribile omicidio di Luca Varani, seviziato, torturato e massacrato a coltellate dagli “amici” (???) dopo un festino a base di alcool e droga. E’ notizia di questi giorni che Foffo (reo confesso) ricorrerà al rito abbreviato (con conseguente riduzione della pena) e Prato al processo ordinario.
Ricordo le affermazioni di uno dei due assassini dopo l’omicidio. “Volevamo uccidere qualcuno solo per vedere che effetto fa”. “Avevamo il desiderio di fare del male a una persona qualsiasi”. Sono parole terribili e inascoltabili. Quanti giovani, pur non arrivando a tanto, si sono irrimediabilmente rovinati la vita, devastati la mente perso la coscienza?
Ogni anno milioni di giovani vite (adolescenti, ma anche casalinghe, dirigenti, professionisti, politici…) vengono distrutte e devastate dall’assunzione di alcool e droga.
“Nei famigerati anni sessanta, grazie al mondo mediatico musicale, la droga cominciò ad avere un’espansione sempre più capillare… Questa è stata una delle grandi vittorie del maligno, il quale in un esorcismo ha affermato: «La droga è il cibo più gustoso che io faccio mangiare ai giovani per renderli pazzi e così ne faccio quello che voglio: ladri, assassini, lussuriosi, feroci come me, dominatori del mondo, miei ministri»”. (Annalisa Colzi, Come satana corrompe la società, p.140)
“Oggi i ragazzi hanno bisogno del tasso alcolico per divertirsi. In un forum in cui i ragazzi si scambiano consigli, si legge: «Fra 9 giorni compirò 17 anni e non so cosa organizzare x la festa x non renderla noiosa… potete aiutarmi???». Ecco alcuni consigli: «Innanzi tutto prendi tanti alcolici… dopodiché penso che qualsiasi cosa facciate diventi divertente per loro…», «metti musika bellaa… ti consiglio commerciale… e tanti alcolici… divertimento allo stato puro»”. (Annalisa Colzi, Come satana corrompe la società, p. 185)
Ma molte volte il divertimento diventa tragedia. Ma anche se non si arriva a tanto, la devastazione del cervello è già consumata.
Giovanni
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